
Basilica Matrice di San Nicolò- Santissimo Salvatore - Basilica Matrice of San Nicolò - Most Holy Savior
Via Matrice Militello In Val di Catania Militello in Val di Catania
Basilica Matrice di San Nicolò - Santissimo Salvatore
Dal profilo ampio e slanciato, fu edificata a partire dal 1721 in sostituzione dell’antica Matrice (oggi detta “San Nicolò il Vecchio” e non più esistente) distrutta dal terremoto del 1693. Fu aperta al culto nel 1740 e nel 1750 fu completato il primo ordine della facciata progettato dall’architetto Girolamo Palazzotto, mentre nel 1765 furono realizzati il secondo ordine e il campanile con cupolino in stile orientale su progetto dell’architetto Francesco Battaglia. Fu ingrandita sul finire del XIX secolo con la costruzione del transetto e dell’abside e nel 1904 vi fu sopraelevata la cupola alta 30 metri, prima opera in cemento armato della Sicilia orientale, il cui progetto, per la sua originalità, fu premiato all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1900. Il prospetto tardo-barocco, scandito da otto grandi paraste con alti basamenti e capitelli corinzi, comprende il portale centrale (recuperato dall’altare maggiore della vecchia Matrice) con colonne binate e timpano ad arco spezzato e le due porte laterali, dette “del sole” e “della luna”, sormontate da finestre. L’interno della chiesa, a croce latina, presenta tre navate divise da cinque arcate sorrette da dodici pilastri con capitelli ionici; le navate sono decorate da raffinati stucchi settecenteschi ai quali si aggiungono, nei pennacchi della cupola, le statue dei quattro evangelisti eseguiti dallo scultore catanese Giuseppe D’Arrigo. Nel 1950 furono realizzati gli affreschi della volta e dell’abside dal concittadino Giuseppe Barone, raffiguranti scene della vita di San Nicola e del SS. Salvatore. Tra le opere più importanti custodite si annoverano: la grande pala d’altare del 1761 entro macchina lignea, raffigurante la Predicazione di San Nicolò di Vito D’Anna; la cappella secentesca della Pietà recuperata da San Nicolò il Vecchio; le pregevoli statue di San Nicola in cattedra del Baldanza e del Santissimo Salvatore, opera del palermitano Girolamo Bagnasco di fine Settecento, arricchita da un elegante fercolo dorato con angeli sorreggenti una corona, realizzato nei primi decenni dell’Ottocento dal ragusano Corrado Leone. Dal 1981, gli ambienti sotterranei delle vecchie cripte sepolcrali della chiesa ospitano il Museo “San Nicolò”, importante istituzione che custodisce ed espone notevoli opere d’arte e sacre suppellettili provenienti dalla Chiesa Madre e dalle sue chiese filiali.